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IL KNOW-HOW

ISOLMANT E IL

COMFORT ACUSTICO

Isolmant opera nel settore dell'isolamento acustico dal 1976.

Oltre 45 anni di esperienza che gli permettono di vantare uno dei know-how più ampi del settore, grazie anche alla passione, alla professionalità e alla determinazione degli uomini e delle donne che negli anni hanno contribuito a sviluppare le basi e i valori dell'azienda.

Consci che il nostro “abitare” non si limita più solo alla casa e che la nostra quotidianità è fatta di spazi nei quali abitiamo per più o meno tempo, Isolmant si è impegnata a dare vita ad una linea di prodotti che garantisse benessere e comfort in qualsiasi luogo della nostra quotidianità.

La missione di Isolspace è quella di creare per ogni ambiente il comfort acustico ottimale, per vivere con benessere ogni spazio, con un valore aggiunto in più: la possibilità di creare infinite combinazioni di forme, colori e finiture, per un comfort acustico bello da sentire ma anche da vedere.

 

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LA TERMINOLOGIA

COSA SI INTENDE

PER FONOCORREZIONE

Conditio sine qua non per poter arrivare ad un comfort acustico ottimale è comprendere la problematica di partenza dell'ambiente da trattare.

Quando si parla di riverberazione si intende il fastidioso effetto di "eco" che le onde sonore generano quando si riflettono sulle superfici di un ambiente chiuso: questa riflessione crea una sorta di "coda sonora" e dà origine al fastidioso rumore di fondo che spesso si avverte nei locali affollati.

Un intervento di fonocorrezione può porre rimedio a questo problema: partendo dalla misurazione del tempo di riverbero (tempo necessario ad ottenere una riduzione di 60 dB di livello sonoro dal momento in cui si interrompe l'emissione di suono dalla fonte, ndr.)  si effettua una progettazione acustica dettagliata calcolando la quantità di materiale fonoassorbente necessaria per creare il corretto ambiente acustico. Isolspace Skin, grazie alle sue caratteristiche fisiche e morfologiche, assorbe le onde sonore e ne ostacola la propogazione delle onde sonore, diminuendo il tempo di riverbero e donando comfort all'ambiente in cui viene applicato. 

 

LA NORMATIVA

COSA DICE LA LEGGE

In Italia la legislazione non è particolarmente esaustiva per quanto riguarda l'acustica degli spazi chiusi: non esistono quindi requisiti minimi per i tempi di riverberazione nei locali. L'unica eccezione riguarda l'edilizia scolastica (aule e palestre).  A questo proposito il DPCM 5/12/1997 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici” richiama la Circolare del Ministero dei Lavori Pubblici n. 3150 del 22 maggio 1967, che indica come valori medi per il tempo di riverberazione il limite di 1,2 sec per le aule e 2,2 sec per le palestre.

 

Un’ulteriore evoluzione è rappresentata dal DM 11 ottobre 2017 e dal DM 23 giugno 2022 che fanno riferimento ai CAM (Criteri Ambientali Minimi). I CAM riprendono il tema del comfort acustico degli ambienti di edilizia pubblica di nuova costruzione o soggetta a ristrutturazione di primo livello e rimandano a quanto specificato nella norma UNI 11532-2:2020 relativamente agli ambienti interni di edifici scolastici e a quanto specificato nella norma UNI 11367:2023 relativamente agli ambienti interni di edifici non scolastici. Con riferimento ai requisiti generali, legati ai metodi di progettazione e alle tecniche di valutazione il riferimento normativo è la UNI 11532-1:2018. Sono previste in futuro pubblicazioni riguardanti altre tipologie di locali chiusi (uffici, ristoranti, palestre, ospedali, ecc.). 

 

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